Il gruppo Indra e Tecnam guidano un gruppo di 5 aziende che hanno sviluppato una nuova piattaforma per la sorveglianza marittima. Al progetto partecipano anche alla SELEX Galileo e le aziende FLIR Systems and Remote Sensing e Sensor Integration company Airborne Technologies.
La società Indra che sviluppa la piattaforma sistemistica è un multinazionale spagnola di consulenza e tecnologia che opera nel settore della sorveglianza marittima, nei giorni scorsi a Londra in occasione della conferenza Maritime reconnaissance & surveillance ha presentato la versione UAV del Tecnam P2006T MRI.
L’aereo, prodotto da Tecnam è un bimotore leggero per l’aviazione generale ed è stato selezionato dall’agenzia europea Frontex per le operazioni di sorveglianza aerea di frontiere marittime e terrestri.
La multinazionale ha portato a termine l’adattamento dell’aereo ed ora si sta preparando alla fase di certificazione e test del sistema. Il nuovo UAV avrá un costo estremamente competitivo (meno di 6 milioni di euro ad unità) rispetto agli altri aerei tradizionali di ricognizione marittima e con prestazioni di tutto rispetto: autonomia di volo di 12 ore, un consumo di 32 litri di carburante per ora di volo, costi di manutenzione ridotti, e bassi pesi al decollo (MTOW) grazie alla miniaturizzazione di sensori radar ed infrarossi.
Il velivolo monterà un radar Seaspray 5000 (lo stesso in dotazione alla Royal Navy), una telecamera infrarossi ad alta definizione, un sistema AIS (automatic identification system), una radio con raggio d’azione di 180 miglia nautiche (circa 330 km), un terminale INMARSAT in grado di trasmettere contemporaneamente ed in tempo reale i dati di navigazione dell’aereo, il video infrarosso, i dati del radar e del sistema AIS.
La versione con equipaggio dell’aereo è stata testata con successo da Frontex nelle operazioni Indalo e Crossed eye, tenutesi rispettivamente nella costa meridionale spagnola e nelle acque del canale di Sicilia.