Conclusa all’Oval Lingotto, la quinta edizione di “Aerospace & Defense Meetings”, appuntamento biennale del settore di Torino. Bilancio e prime considerazioni.
Il programma scientifico e tecnologico della manifestazione è stato arricchito da 2 appuntamenti: gli Additive Manufacturing Meetings e gli ultimi 2 giorni del 23esimo Congresso Aidaa (Associazione italiana di aeronautica ed astronautica) che ha confermato alla presidenza il professore Leonardo Lecce.
Poi, un un dibattito sulle strategie aerospaziali dell’Italia con i Distretti delle Regioni italiane, assente quello campano e la cerimonia inaugurale a cui è intervenuta Giuseppina De Santis, assessore Attività produttive, ricerca e innovazione Regione Piemonte, che ci ha dichiarato: “Guardiamo con molto interesse ai progetti che i grandi player nazionali ed internazionali hanno in programma di realizzare sul territorio e mettiamo a disposizione in tal senso ogni utile strumento per favorire le iniziative di sviluppo del settore.E ha anticipato che anche il Piemonte come Campania e Puglia firmerà un protocollo d’intesa con l’Agenzia spaziale italiana per il coordinamento delle rispettive azioni a livello italiano. Il Piemonte, che in questi anni attraverso la piattaforma tecnologica dell’aerospazio ha investito molto sul tema dei droni, continuerà con la nuova programmazione del Por Fesr a supportare le azioni innovative più efficaci”.
Alla sessione plenaria un dibattito sulle strategie nazionali dell’aerospazio acui hanno partecipato, Piero Fassino, sindaco di Torino, Sergio Chiamparino, presidente Regione Piemonte, Daniele Romiti, amministratore delegato AgustaWestland, e Carlo Calenda, viceministro dello Sviluppo economico.
La proposta, quella di Chiamparino di approntare un contenutore di risorse e progetto per concetrare gli sforzi del Paese e delle aziende verso un’unica direzione evitando dispersioni e mancanza di finanziamenti per progetti importanti e strategici per il futuro dell’intero comparto nazionale. “per il settore dell’aeronautica e dell’aerospazio serve una cabina di regia nazionale. Se così fosse sarei anche disposto a mettere a disposizione i fondi europei del Piemonte. Le Regioni potrebbero fare un passo indietro. Può sembrare una provocazione, ma è anche una sfida”.