Una volta si definivano relazioni sindacali, ora non saprei come definire lo scenario inquietante che si profila, che vede da una parte i lavoratori di Alenia Aermacchi e la Fiom CGIL e dall’altra l’azienda Finmeccanica, o forse sarebbe meglio dire il suo AD Mauro Moretti, che per molti impersonifica l’azienda preoccupata solo di conseguire i risultati promessi alla politica e disinteressata al futuro degli impianti e dei suoi dipendenti.
A Torino arriva Moretti e a Caselle scioperano i lavoratori, Finmeccanica dichiara che l’integrativo deve chiudersi entro l’anno, ma pone condizioni non trattabili, i sindacati reagiscono con lo sciopero a Torino e a Vergiate si bloccano i cancelli di Agusta Westland. Gli altri sindacati vogliono comunque chiudere un accordo, ma praticamente Finmeccanica, riconoscendo che rappresentano poco o nulla li delegittima e sospende la trattativa. Si diffonde la paura di esuberi, e i sindacati chiedono garanzie per i lavoratori, l’azienda sostiene che questo non il problema ma non accetta di dare garanzie future sull’occupazione. In Campania tutto tace anche se Pomigliano d’Arco e Nola nessuno è in grado di capire tra cinque anni che cosa produrranno gli stabilimenti.
Forse c’è chi cerca lo scontro oppure queste relazioni sindacali sono in mano ad incompetenti.