Dal 15 al 17 dicembre sulla pista dell’aeroporto della provincia di Taranto al via le attività di sperimentazione dei velivoli a controllo remoto.
Le attività sono state gestite dalle società IDS, SD e ANS CR, una azienda di servizi di navigazione aerea della Repubblica Ceca.
Il progetto rientra nel programma europeo Sesar che ha le finalità di sviluppare capacità tecnologiche e regole normative per l’operatività contemporanea di velivoli con e senza pilota a bordo in aree regolamentate.
“Le prove – si legge in una nota di Aeroporti di Puglia – hanno dato esito positivo” e “ hanno dato il via alle attività di sperimentazione dei sistemi Sapr sull’aereoporto di Grottaglie che, secondo le direttive dell’Ente nazionale per l’aviazione civile, diverrà la più importante infrastruttura nazionale per la sperimentazione di sistemi civili con e senza pilota a bordo e la loro integrazione operativa in un cielo unico”.” Il tutto con ricadute in termini di imprese e di nuovi posti di lavoro”.
La scelta di puntare a fare di Grottaglie una base europea per la sperimentazione aerospaziale dei droni è stata concordata dal tavolo tecnico tra Regione Puglia, ministero delle Infrastrutture e trasporti, autorità militari, Enac, ENAV e Finmeccanica.
La cabina di regia istituita a Palazzo Chigi ha concordato il programma per fare del “Marcello Arlotta” di Grottaglie uno scalo aeroportuale per le attività di ricerca, manifatturiera, logistica e sperimentazione di velivoli a controllo remoto.
Attività di sperimentazione per far convivere, in un cielo unico velivoli con e senza pilota, sono stati realizzati anche recentemente a Grottaglie, dove è stato effettuato il primo test in volo del drone Sky-Y di Finmeccanica-Alenia Aermacchi, con la partecipazione dei controllori di volo di ENAV, che hanno simulato la gestione in contemporanea del traffico dei droni e quello dei velivoli civili con piloti che operavano sull’aeroporto di Capodichino.