A Capua si faranno studi di aerodinamica, acustica e vibroacustica al decollo
E’ senza dubbio il programma spaziale che più di tutti ha messo in evidenza la tecnologia italiana e la capacità del nostro paese di essere leader in un settore complesso e globale, come quello dello spazio. Stiamo parlando naturalmente del lanciatore europeo VEGA.
Tuttavia quando si tratta di alta tecnologia non c’è mai il momento di riposare sugli allori, ma bisogna sempre guardare al prossimo obiettivo. E’ proprio in quest’ottica che AVIO, capocommessa per il programma VEGA C, e il CIRA hanno siglato un accordo da circa 4 milioni di Euro per il nuovo lanciatore, il cui volo inaugurale è previsto nel 2018.
L’intesa, siglata nell’ambito del programma VECEP (VEGA Consolidation and Evolution Program) prevede l’effettuazione da parte del Centro Italiano Ricerche Aerospaziali di studi su aerodinamica, acustica e vibroacustica al decollo del VEGA C, utilizzando sia la galleria del vento sia simulazioni CFD (Computational Fluid Dynamics).
I tecnici di Capua analizzeranno inoltre, in coordinamento con la Direzione Tecnica di AVIO, specifici aspetti del comportamento del nuovo motore a solido P120: fluidodinamica non stazionaria della camera di combustione e caratterizzazione meccanica delle strutture in composito.
“Con il VEGA C intendiamo migliorare ulteriormente la capacità di offerta sul mercato dei servizi di trasporto di piccoli satelliti in orbita bassa”, commenta Giulio Ranzo, Amministratore Delegato di AVIO, “la capacità di carico sarà incrementata di circa il 50% rispetto alla configurazione attuale. Questa nuova configurazione avrà anche una maggior flessibilità operativa. Infatti nello stesso lancio si potranno gestire sia un maggior numero di piccoli satelliti, anche in diversi piani orbitali, sia satelliti di massa superiore. Le attività che svolgeremo insieme al CIRA sono un ulteriore tassello alla crescita del know how spaziale italiano.”
“Questo importante accordo ci consente di dare continuità all’importante e fattiva collaborazione che da alcuni anni abbiamo con Avio nel campo della propulsione spaziale. Siamo orgogliosi di partecipare al programma VECEP, contribuendo in tal modo, con il nostro bagaglio di competenze scientifiche e tecnologiche e le nostre infrastrutture di ricerca, a consolidare il ruolo dell’Italia tra i paesi leader in Europa nel settore dei lanciatori e dell’accesso allo spazio” ha detto Luigi Carrino, Presidente del CIRA.