Ryanair taglia 800mila clienti e 16 rotte. L’operatore irlandese annuncia la chiusura delle basi di Alghero, Pescara e cancellarà tutti i voli su Crotone.
Ryanair, malgrado il fuel sia ai minimi, sostiene che la chiusura dei voli è una conseguenza delle tasse troppo alte che renderebbero poco remunerative numerose tratte italiane. Probabilmente ci sono anche altre motivi a spingere la compagnia a ridimensionare la presenza sul mercato italiano.
Il chief commercial officer David O’Brien del vettore low cost ritiene “illogica la decisione del governo italiano di aumentare ancora le tasse municipali di circa il 40 per cento per sussidiare il fondo per la cassa integrazione degli ex piloti Alitalia
La chiusura arriva dopo che nei mesi precedenti la stessa compagnia era stata protagonista di un braccio di ferro con le istituzioni locali: prima in Sardegna dove aveva annunciato un ridimensionamento dell’offerta, poi in Puglia dove sotto la lente di ingrandimento è finito il contratto con la società che gestisce gli scali pugliesi. “Ma l’accordo rimane in vigore”, ha tenuto a precisare il manager di Ryanair.
“Ryanair paga già 165 milioni di tassa municipale per il fondo piloti Alitalia”, ha spiegato O’Brien. “Il Governo per raccogliere pochi milioni fa sì che le Regioni perdano centinaia di milioni di spesa turistica”, ha aggiunto, spiegando che nelle tre Regioni coinvolte dalle chiusure la spesa turistica è di 100 milioni. “Ryanair crede nella promozione degli aeroporti regionali, mentre per colpa di questa tassa la promozione diventa molto più difficile”, ha detto ancora O’Brien. Nello specifico, la decisione di Ryanair prevede: per Alghero la chiusura della base, il taglio di 8 rotte (60%), la perdita di 300 mila passeggeri, 225 posti di lavoro persi; per Pescara la chiusura della base, il taglio di 5 rotte (70%) la perdita di 250 mila clienti e 188 posti di lavoro persi; per Crotone la chiusura dell’aeroporto, il taglio di tutte e tre le rotte (100%), la perdita di 250 mila clienti e 188 posti di lavoro persi. Ryanair ha annunciato anche il lancio della nuova programmazione per l’inverno da Roma, con 4 nuove rotte e nuovi collegamenti che permetteranno di trasportare oltre 9 milioni di clienti all’anno, sostenendo oltre 6.900 posti di lavoro tra Fiumicino e Ciampino.
Secondo il manager dietro a questo aumento c’è una strategia del Governo italiano che andrà a danneggiare gli scali minori: “Etihad ed Alitalia stanno riducendo al minimo le operazioni tra aeroporti concentrando tutto su Roma. Questo perché la tassa municipale non viene pagata dai passeggeri di Alitalia in transito a Fiumicino”. E non manca una provocazione: “Alitalia dovrebbe lavorare con noi – aggiunge O’Brien -, così potremmo feederare il suo lungo raggio, cosa che al momento sta facendo con Etihad su Abu Dhabi. Abbiamo fatto questa proposta, ma è rimasta sul tavolo”.
Intanto la compagnia low cost non perde tempo e ridistribuisce i suoi aeromobili sulla Penisola, a beneficio di Milano e Bergamo. Per il 2016 il vettore ha annunciato nove nuove rotte in totale dai due poli lombardi (Amburgo, Norimberga, Praga, Timisoara e Danzica da Orio; Catania, Bruxelles, Sofia e Gran Canaria da Malpensa), per un totale di 65 destinazioni. Le stime relatibve alla programmazione su Milano e Orio prevedono di trasportare 10,5 milioni di passeggeri.