La prossima settimana sarà decisiva per l’evoluzione delle relazioni industriali in Alenia Aermacchi e per la soluzione della crisi di DEMA.
Nelle aziende di Finmeccanica ci saranno le prime assemblee e poi il referendum sui contenuti dell’accordo integrativo di secondo livello per l’armonizzazione del gruppo. La crisi di DEMA potrebbe trovare una soluzione dall’intesa con i sindacati che eviterebbe i licenziamenti annunciati.
I lavoratori di Finmeccanica dopo l’accordo con l’azienda chiedono ai sindacati di sapere il piano industriale e a quali precisi impegni produttivi di Finmeccanica è vincolato il contratto integrativo concordato tra azienda e sindacati.
Non si presenta facile il confronto con i 2600 addetti dell’Alenia di Pomigliano, dopo le assemblee e previsto un referendum dal 7 al 9 marzo, che dovrebbe trasformare l’intesa in un vero e proprio accordo.
I lavoratori napoletani si attendono risposte concrete dal sindacato e il malumore è diffuso nelle fabbriche, altro giorno, nello stabilimento di Nola, durante la prima assemblea sull’intesa con Finmeccanica, decine di lavoratori hanno abbandonato i lavori preferendo uscire dalla sala in cui stavano parlando i sindacalisti.
I dipendenti di Finmeccanica percepiscono le difficoltà del comparto aeronautico regionale, l’assenza di prospettive, le difficoltà della supply chain e le vicende di DEMA non hanno certo rassicurato l’ambiente. Sulla vicenda dell’azienda di Somma Vesuviana, in queste ore il sindacato rende noto che ci sarebbe un accordo con l’azienda che scongiurerebbe la procedura di licenziamento per 99 lavoratori fissata dal 4 marzo.
L’intesa firmata da Vincenzo Starace e dai delegati della RSU chiamerebbe in campo l’azienda Seri, dell’imprenditore Vittorio Civitillo, il nuovo partner di Dema fitterebbe un ramo dell’azienda di Somma Vesuviana con 351 dei 457 addetti di DEMA, per gli esuberi subentrerebbe la mobilità volontaria e la cassa integrazione. Il nuovo socio Seri però si farà obbligo di offrire per cinque anni ai lavoratori che termineranno in cigs il diritto di prelazione sulla base del jobs act nell’ambito delle nuove assunzioni.