12 milioni al gruppo Piaggio Aero, ma resta l’incertezza sul futuro dell’azienda. Il Governo ha sbloccato 9 milioni alla Piaggio oltre i 3 che la Regione ha confermato di essere pronta a erogare all’azienda controllata da Mubadala degli arabi di Abu Dhabi. L’Azienda ha comunicato che ad oggi esiste la liquidità per pagare le retribuzioni di marzo e aprile ma continua a persistere il problema più generale della liquidità di cassa che la Piaggio imputa a 90 milioni di crediti esigibiliNel corso dell’incontro previsto a Roma, l’ad del gruppo Carlo Logli avrebbe comunicato ai sindacati che la proprietà chiede al Governo di sbloccare in anticipo altri fondi legati ai finanziamenti della Legge 808. Il Ministero ha ufficializzato che ha sbloccato quanto dovuto a Piaggio (a seguito della legge 808) e che eventuali ulteriori crediti verranno pagati alla scadenza naturale, quindi, se l’azienda è in sofferenza non è da addossare a responsabilità del Governo.
Nei giorni scorsi trentasette comuni della Provincia di Savona hanno firmato un documento condiviso per chiedere a Piaggio Aerospace di chiarire il piano industriale, condizioni e prospettive per mantenere gli impegni e i livelli occupazionali, completando il piano dell’esternalizzazione delle attività produttive alla Laer e avviando come concordato le attività previste nello stabilimento di Villanova d’Albenga.
I sindacati sostengono che la posizione assunta dalla proprietà rischia di affossare il gruppo aeronautico che non fattura, non paga i fornitori, non costruisce o vende aerei “creando così un circolo vizioso in cui gli unici a pagare finora sono i circa 300 lavoratori in cassa integrazione, col rischio che tutti i 1300 vengano alla fine coinvolti”. Nel frattempo, sostengono i sindacati, le attività, come quelle sui motori, che potrebbero fatturare e quindi generare cassa, sono state fermate.
L’unica novità positiva è l’ufficializzazione di una trattativa con Finmeccanica per l’entrata nel pacchetto azionario, all’incontro il Governo avrebbe sostenuto che non è interesse dell’azienda prendere quote di minoranza e fare un’operazione meramente finanziaria ma che l’unica prospettiva è un’operazione industriale strategica sia per Finmeccanica che per il Governo italiano.
I sindacati confermano la richiesta che il presidente del Consiglio intervenga in prima persona per mantenere in piedi un’azienda da lui stesso definita strategica quando venne a inaugurare lo stabilimento di Villanova d’Albenga, “attendiamo che dalle parole arrivino i fatti, soprattutto quando le cose diventano complicate come oggi perché è in queste situazioni che si vede la credibilità dei politici, così come attendiamo un segnale altrettanto importante anche dall’azionista”. I sindacati sostengono di aver firmato un accordo a giugno del 2014 su un piano industriale ben preciso, ora si parla di prospettive differenti, la Piaggio va mantenuta nella sua interezza perché ha i prodotti, le tecnologie e il mercato per andare avanti e svolgere un ruolo strategico nel rilancio dell’industria aeronautica nazionale.
Prossimo e decisivo appuntamento per la vertenza l’incontro in calendario il 22 aprile tra sindacati, Governo e Mubadala.