La proposta e l’auspicio che competitività ma non concorrenza con Napoli, sono emerse nel dibattito introdotto da Ing. Gennaro Bronzone, Direttore aeroportuale ENAC in Campania, a Salerno, all’Università di Fisciano. Dell’atteso confronto “L’Aeroporto di Salerno tra Piano Nazionale Aeroporti e Sistema Aeroportuale Campano: profili economico – giuridici”, le considerazioni finali, dopo numerosi interventi, sono state tenute dall’Ing. Antonio Ilardi, Presidente dell’aeroporto Salerno Costa d’Amalfi.
Dopo l’intervento di Bronzone che ha richiamato l’impegno congiunto di ENAC e Ministero Infrastrutture e dei Trasporti nella redazione del PIANO NAZIONALE AEROPORTI, che ha aperto una fase di chiarezza e di riorganizzazione del sistema aeroportuale italiano, pianificando il ruolo degli scali presenti sul territorio nazionale, basandosi sul rapporto traffico/bacino di utenza.
Dalla relazione introduttiva del Prof. Stefano De Luca, Docente di Analisi dei sistemi di trasporto dell’Ateneo Salernitano, sono emerse le motivazioni del convegno, il professore ha dettagliatamente illustro le peculiarità dello scalo di Pontecagnano, affermandone, in base agli studi effettuati, competitività, complementarietà e non ridondanza nell’ottica di un sistema multi-aeroportuale, rilevando che gli scali di Napoli e Salerno, non devono assolutamente essere in competizione ma complementari rispetto alle esigenze dei residenti dell’intero territorio campano. E’ auspicabile, per ottimizzare la sinergia tra due aeroporti, così vicini tra loro, che vi sia un gestore unico.
Un punto della complementarietà con lo scalo di Capodichino richiamato in diversi altri interventi, il Prof. Michele Comenale Pinto, Docente di Diritto della Navigazione all’Università degli Studi di Sassari, ha sottolineato come, dopo la riforma della parte aeronautica del Codice della Navigazione, si siano ben delineati i compiti dei gestori aeroportuali.
Anche nelle conclusioni il rapporto con Napoli è stato richiamato da Antonio Ilardi, il quale ha rilevato che non vi è nessuna concorrenza con Napoli stante le sostanziali differenze strategiche e infrastrutturali tra i due scali che potranno in futuro lavorare in regime di complementarietà. Tuttavia Ilardi ha voluto porre l’accento che invece vi è stata, negli anni scorsi, una manifesta ostilità da parte della società di gestione dello scalo aeroportuale napoletano ogni volta che venivano legittimamente portate avanti le istanze per il potenziamento dell’aeroporto di Pontecagnano. Concludendo che si è riscontrata una disparità di trattamento da parte delle istituzioni statali per quanto concerne la ripartizione dei finanziamenti. E ha finito proponendo che i due aeroporti campani devono, a suo avviso, essere gestiti da due soggetti distinti.