Problemi agli orologi, 9 dei 72 installati sui 18 satelliti in orbita sono fermi. Questi strumenti sono necessari per il calcolo della posizione del segnale.
Telespazio firma contratti per 180 milioni. Mauro Moretti di Leonardo: “Riconosciute le nostre capacità industriali nel settore spaziale europeo”.
L’Europa con ” l’entrata in operatività” di GALILEO, il sistema di navigazione satellitare sviluppato da Unione Europea e Agenzia Spaziale Europea (ESA), è in grado autonomamente di orientarsi” e si sgancia dai sistemi statunitense GPS e dal russo GLONASS.
Il sistema di navigazione satellitare europeo, operativo dal 15 dicembre, è in grado di garantire un’accuratezza inferiore ai 10 centimetri.
Il programma finora non ha avuto una storia facile: approvato nel 1999 con un’entrata in servizio prevista per il 2008. I tempi sono raddoppiati e i costi triplicati. La realizzazione del progetto ha richiesto 17 anni e circa 10 miliardi di euro, ma nonostante questo, aver portato a compimento un progetto di questa portata è comunque un traguardo notevole, che porterà grandissimi vantaggi ai paesi dell’Unione.
Il nostro Paese è stato tra i primi a crederci e pensiamo doveroso ricordare lo straordinario contributo che il Prof. Antonio Rodotà, scomparso da dieci anni, portò perché l’Italia avesse un ruolo di primo piano in questo progetto e assumesse la leadership nelle tecnologie sull’Osservazione della Terra.
I lanci della costellazione di satelliti sono iniziati nel 2011, e oggi il sistema può contare su 14 navicelle più altre 4 in fase di test: una volta che lo schieramento sarà completato, nel 2020, il numero totale dei satelliti sarà di 30. Si tratta di una quantità di navicelle inferiore a quella del GPS ma che garantirà comunque una precisione maggiore: per il pubblico avrà un’accuratezza di 1 metro, mentre a livello governativo arriverà sino a 1 cm (il GPS arriva a 5 metri).
Ma, anche i vantaggi economici che il sistema offrirà saranno notevoli: ad esempio, si prevede che nei primi 20 anni di operazioni Galileo garantirà 90 miliardi di euro all’economia dell’Unione Europea, il cui prodotto interno lordo già oggi dipende per circa il 10% dai sistemi di navigazione (percentuale che si prevede salirà fino al 30% entro il 2030).
Leonardo è da sempre partner industriale del programma Galileo, per cui ha realizzato anche i sensori di assetto per il controllo della posizione dei satelliti e gli orologi atomici all’idrogeno utilizzati per segnarne il tempo, oltre a un ricevitore per il servizio Prs, pensato per enti governativi e infrastrutture critiche con speciali requisiti di sicurezza.
Telespazio, tramite Spaceopal, (joint venture con la società Dlr GfR dell’Agenzia Spaziale Tedesca) si è aggiudicata la gara dal valore fino a 1,5 miliardi di euro per la gestione del programma europeo di navigazione e localizzazione satellitare Galileo, per il quale da oggi inizia ufficialmente la sperimentazione del servizio. “Abbiamo vinto la gara di Galileo riuscendo a dare conferma di competenze, esperienze e capacità adeguate alle aspettative della Commissione europea. Ora si va verso una fase di progressivo completamento del servizio in cui si inseriscono anche settori particolarmente critici come quello della cyber-security” ha dichiarato LUIGI PASQUALI direttore settore Spazio di Leonardo-Finmeccanica e ad Telespazio commentando il contratto di 1,5 miliardi di euro per la gestione del sistema Galileo siglato a fine anno da Telespazio, attraverso la joint venture Spaceopal .
Thales Alenia Space, joint venture tra Thales e Leonardo, ha siglato contratti per circa 180 milioni di euro.
Il primo contratto vedrà Spaceopal responsabile per 10 anni, in qualità di “Galileo System Operator”, della gestione dell’intero sistema Galileo e delle sue prestazioni, in particolare per quanto riguarda operazioni, controllo e manutenzione del sistema, sicurezza e gestione del servizio. Un ruolo centrale nello svolgimento di tali attività avrà il Centro Spaziale “Piero Fanti” di Telespazio al Fucino. Telespazio è inoltre impegnata nella realizzazione di una vasta gamma di applicazioni basate su Galileo e su Egnos (European Geostationary Navigation Overlay Service) in settori come l’aviazione civile, il trasporto ferroviario, il monitoraggio delle merci pericolose, il controllo di velivoli senza pilota.
Contratti firmati anche per Thales Alenia Space per la fornitura all’Agenzia Spaziale Europea (Esa) e Gsa (European Gnss Agency) di attività ingegneristiche a supporto dello sviluppo dell’infrastruttura e dei servizi di Galileo dal 2017 al 2022.
“Siamo orgogliosi di contribuire, con le nostre tecnologie e competenze, al sistema satellitare Galileo, che offrirà servizi di qualità ai cittadini di tutto il mondo e potrà rappresentare un volano per la crescita economica e la competitività – ha dichiarato Mauro Moretti, Ad e direttore generale di Leonardo – “dopo la Ministeriale Esa che ha confermato il finanziamento dei programmi spaziali in cui Leonardo è protagonista, primo fra tutti ExoMars 2020, i contratti firmati oggi sono un ulteriore riconoscimento del ruolo di primo piano dell’azienda nel settore spaziale europeo”.