ATR al China Aviation Expo, parte l’assalto all’enorme mercato turboprop cinese

Il fabbisogno dei prossimi anni di velivoli regionali della Cina è enorme, ma i costruttori occidentali dovranno sfidare il nuovo turboprop “made in china” MA-700

 

china_turbopropATR è volata in Cina dove da mercoledì 16 settembre sarà presente al China Aviation Expo, un appuntamento che ormai è diventato fra i più attesi e frequentati dell’anno, vista l’importanza per i costruttori di inserirsi in quello che sarà sicuramente il mercato più redditizio per i prossimi venti anni.

L’azienda italo-francese sarà presente al China National Convention Center di Pechino allo Stand H2-2. Nel giorno d’apertura il costruttore terrà un press briefing per presentare le ultime novità dei propri prodotti, per condividere i trend del mercato dei velivoli regionali e per presentare le proprie strategie di marketing di rientro nel mercato di settore cinese.

Proprio la fetta di mercato che riguarda i turboelica, il settore in cui opera ATR, è probabilmente una delle partite più delicate che si sta giocando in ambito internazionale nel settore, viste le dimensioni del paese e la rete di aeroporti regionale in rapido sviluppo che sarà destinata ad essere l’intelaiatura del trasporto in Cina.
Il mercato cinese finora è chiuso ai turboelica dei più grandi costruttori mondiali come Bombardier e, appunto, ATR, in quanto la Cina impone una tassa di importazione del 24% per gli aeromobili al di sotto di 90 posti a sedere. Il mercato domestico fino ad oggi ha recepito solo i turboelica regionale di AVIC Xian Aircraft  MA60 e MA600, velivoli più piccoli di quelli occidentali, anche se l’industria cinese sta sviluppando il turboelica MA700, che sarà in concorrenza con i velivoli canadesi e italo-francesi.

L’MA-700 è un velivolo innovativo attualmente ancora in fase di progettazione, sul quale, però, cominciano a trapelare informazioni. “Il MA-700 terrà il suo volo inaugurale nella prima metà del 2017 e sarà pronto per il mercato nel 2019” dice Dong Jianhong, capo progettista alla Aviation Industry Corp of China “sono convinto che le caratteristiche di questo aereo ci permetteranno di guadagnare oltre il 30% del mercato mondiale degli aerei a turboelica entro 10 anni”.

Rispetto ai suoi predecessori, i MA-60, il nuovo velivolo consuma molto meno, ha costi più bassi per il funzionamento e la manutenzione, e una tecnologia più eco-friendly. Sul MA-700 è inoltre installata la versione più avanzata del sistema di controllo “fly-by-wire”, che sostituisce i tradizionali comandi servomeccanici assistiti di un aeromobile con un’interfaccia elettronica. “Dopo aver ricevuto dalle autorità cinesi la certificazione di idoneità al volo” dice ancora Dong, “bisognerà ottenere quella della United States Federal Aviation Administration, che sola può aprirci il mercato occidentale”.