Una vision di Leonardo per il programma “Clean Sky 3” e AeroTech-Campus per una nuova mission dello stabilimento di Leonardo a Pomigliano D’Arco.
La Fiom e le organizzazioni sindacali delle aziende campane di Leonardo rivendicano una Vision della Divisione Velivoli di Leonardo sui nuovi programmi di ricerca europea di CLEAN SKY 3 : “Gli stabilimenti napoletani devono avere le stesse opportunità che il “Tempest” rappresenta per gli stabilimenti torinesi e “M346 LFFA” per Venegono”.
I siti campani di Leonardo soffrono l’incertezza dei programmi e i sindacati in una nota propongono un modello strategico di politica industriale di lungo periodo che punti ”alle tecnologie dirompenti che possono rivitalizzare il trasporto aereo regionale, innanzitutto la propulsione ibrido-elettrica, e poi sistemi di volo solo elettrici, carboresina sensorizzata e insonorizzante, strutture intelligenti, flusso laminare esteso”.
Si tratta di una possibilità concreta, sostiene il sindacato, considerando che la Nasa “ sta sviluppando il suo Pegasus (Parallel Elettric-Gas Architecture with Synergistic Utilization Scheme), il progetto di ricerca e maturazione tecnologica di un velivolo regionale ibrido-elettrico ATR-42 che volerà nel 2021” e Bombadier, con United Techlogies Corporations (UTC), lavora per modificare entro il 2022 un Bombardier Dash-8 Q100.
Leonardo, ATR e l’industria aeronautica italiana non procedono invece con la stessa determinazione verso lo studio e lo sviluppo di nuove tecnologie e configurazioni innovative del turboelica.
Il bilancio dell’UE per il 2021-27 che sarà votato a fine 2019 assegnerà risorse importanti ai programmi di ricerca e innovazione. E’ noto ed è deciso che le aziende aeronautiche devono contribuire a ridurre l’80% delle emissioni di CO2 del trasporto aereo entro il 2050. La road map prevede che le tecnologie necessarie dovranno entrare in servizio nel 2030-35 e dovranno essere dimostrate e certificate nel 2025-27.
Pomigliano D’Arco, sostiene il sindacato, potrebbe diventare sede di sviluppo dei nuovi programmi di ricerca europei ai quali parteciperà Leonardo.
Lo sviluppo di programmi di ricerca valorizzerebbe le competenze ed esperienze delle maestranze napoletane e sarebbe un’opportunità reale di crescita per le StartUp dell’HUB di AeroTech-Campus.
Inoltre, il sindacato ritiene possibile che alcune università e centri di ricerca aeronautica del Regno Unito stiano considerando la possibilità di trasferire attività e loro impianti a Pomigliano D’arco. Questa decisione sarebbe la conseguenza di una BREXIT senza accordo che non consentirebbe alle aziende inglesi di partecipare ai grandi programmi di ricerca europei.
Se questa che ora è solo un’eventualità si trasformerà in realtà, allora la Campania, Napoli e Pomigliano D’Arco potrebbero diventare un polo d’eccellenza europea nella ricerca aeronautica.