153 gli annunci di nuovi contratti, ma solo 28 sono sono fermi. Il Salone rischia di ridursi solo ad un Air Show.
Sono questi i dati del business di una giornata di apertura di Le Bourget tra le meno importanti, o più tranquilla, che all’Air Show di Parigi registra da moltissimi anni.
Questa eccessiva prudenza in acquisizioni di macchine da parte degli operatori è una conseguenza dei problemi che affliggono Boeing dopo le vicende drammatiche del 737 Max.
A memoria dei Saloni non si ricorda una giornata che il produttore americano non abbia annunciato alcun nuovo business.
Alla vigilia dello show aereo della rassegna parigina, l’amministratore delegato di Boeing Commercial Airplanes Kevin McAllister aveva anticipato che “questo per Boeing non sarà un tipico Air Show”.
La prima giornata di quest’anno è stata dominata da Airbus che ha lanciato il suo nuovo A321neo a lungo raggio e i primi ordini sono arrivati delle società Air Lease e Middle East Airlines e ha concluso un ordine fermo per 8 A330neo della Virgin Atlantic, la compagnia aerea britannica che ha preso anche altri 6 velivoli e opzionati altri 6 da Air Lease.
Il modello protagonista a Le Bourget, almeno questa prima giornata, è stato l’A321XLR di Airbus che sarà disponibile dal 2023, Air Lease ha firmato una lettera d’intenti per 27 di questo tipo di velivolo, mentre la Middle East Airlines ha deciso di convertire quattro A321neos nella nuova versione a lungo raggio.
Gli aeromobili Air Lease fanno parte di un accordo preliminare più ampio, relativo a 100 aeromobili Airbus, l’impegno comprende anche 50 A220 e 23 A321neos. La lettera d’intenti per l’A220, l’ex programma CSeries acquisito da Airbus un anno fa, segna il primo grande impegno per il tipo da quelli di JetBlue e David Neeleman, la start-up programmata Moxy.
Altro ordine è arrivato da United Airlines che ha emesso un ordine fermo per 20 Embraer 175 e per ulteriori 19 opzioni, continuando la sua sostituzione della flotta regionale. Le consegne sono previste per la seconda metà del 2020.