Presentato a Cernobbio lo studio di Leonardo e dello studio Ambrosetti sulla filiera italiana dell’aerospazio, difesa e sicurezza.
Il programma di riorganizzazione della filiera dei fornitori che intende mettere in pista Leonardo, definito LEAP2020 (Leonardo Empowering Advanced Partnerships), ha sostenuto Alessandro Profumo, porterà alla crescita dimensionale delle aziende ritenute più solide e significative tra le 2700 Pmi che oggi rappresentano la fornitura di Piazza Monte Grappa.
Nel corso della presentazione alla stampa dello studio sulle Pmi, il manager di Leonardo ha confermato l’importanza strategica di questo settore che impiega in modo diretto e indiretto 160mila persone. La ricaduta strategica del progetto è rappresentata dall’occupazione, ma soprattutto dal “capitale cognitivo del Paese”.
Il nuovo programma Leap2020, sostiene Leonardo, porterà, inoltre, benefici congiunti, quali sviluppo, integrazione, competitività dei prodotti e crescita delle performance. Inoltre permetterà la creazione di cluster omogenei e la crescita di “campioni nazionali”, valorizzerà le eccellenze tecnologiche dell’indotto, consentendo ai fornitori anche nuove opportunità di business. Il rafforzamento delle Pmi permetterà al Sistema Paese di avere aziende più solide, capaci di innovare e di competere anche a livello internazionale.
Al Forum Ambrosetti, in merito ai dossier più importanti e significativi e oggetto di polemiche e discussioni in questa fine estate 2018, Profumo ha confermato di avere in corso diversi contatti con il governo «c’è grande capacità d’ascolto, stanno cercando di capire come siamo posizionati, ma ad oggi grande attenzione e ascolto, ma non ancora decisionalità».
Alla manifestazione sul lago di Como, che rappresenta un appuntamento imperdibile per la classe dirigente che conta, è intervenuta anche la ministra della Difesa Elisabetta Trenta, che confermando la sua attenzione e il suo appoggio all’industria del settore, ha dichiarato di «ritenere fondamentale, nonché costruttivo che le aziende di Stato collaborino e dialoghino al fine di rafforzare il sistema italiano».
Un’apparente ovvietà che invece richiama la recente vicenda Vitrociset e la disponibilità dimostrata da Profumo, che dopo la decisione di esercitare il diritto di prelazione su quella che fu l’azienda dei Crociani, ha aperto alla partecipazione anche di Fincantieri che invece aveva operato per acquisirne l’intero controllo ed è ancora determinata a ‘ballare da sola’ sull’accordo con i francesi di Naval Group.